di Mariangela Macocco
Lo Zénith di Parigi trasformato in una grande discoteca. Questa è la prima cosa che ho pensato dopo avere superato i controlli di sicurezza di rito, all’ingresso della sala sita al Grand Parc de la Villette. Scenografia elegante e minimalista per i due artisti britannici, avamposti e punti di riferimento per chiunque faccia o anche solo sia appossionato di musica elettronica : una grande sfera specchiata al centro della sala, un’altra sul palco, sullo sfondo, e al centro della scena la consolle sulla quale si sono alternati i tre artisti in programma, ovvero Bambounou, Four Tet e, attesissimo, Jamie xx. Lo stesso Jamie xx doveva visibilmente aspettare la data parigina visto che, sul suo account Instagram, nel pomeriggio scriveva: “Wish I could be in two places at once tonight, sad to miss the Brits but I’m playing my biggest show to date at Le Zénith in Paris!”. La serata, alla fine, non credo abbia deluso nessuno. Artista senz’altro brillante e da tenere d’occhio, Bambounou è un dj francese, piuttosto conosciuto anche fuori dai confini nazionali. Il suo set, una miscela di musica elettonica venata di sfumature funk ha avuto il pregio di riscaldare la sala, in frenetica attesa delle due star della serata.
Verso le 20.00, mentre ancora era intento a cambiare i dischi alla consolle, è comparso alle sue spalle, accolto da un boato, Four Tet e siamo entrati nel vivo dello spettacolo. T-shirt bianca e riccioli neri, Four Tet ha preso posto alla consolle e ci ha regalato un set, come d’abitudine, straordinario. Musicista eclettico e sensibile, Kieran Hebden, questo il suo nome all’anagrafe, è capace di miscelare e mescolare stili e suoni con grande sapienza: nella sua musica convivono cadenze jazz, funk, hip hop, musica elettronica, ritmi orientaleggianti e africani. Anche ieri sera ne abbiamo avuto una prova: e questo nonostante l’assenza dei due pezzi forse più attesi da tutti, le bellissime Morning/Evening pubblicate questa estate. Non sono tuttavia mancati altri brani noti del suo repertorio come la splendida Love Cry dall’album There is Love in You e Moth, frutto della sua collaborazione con un altro genio della scena della musica elettronica inglese, ovvero Burial. Accanto a pezzi suoi, non sono mancati remix di pezzi di altri artisti, e certo la più interessante novità del vasto repertorio di questo eclettico musicista è stata il remix di 30 Hours di Kanye West, dal recente, controverso ma bellissimo The Life Of Pablo. Brano inatteso, remixato sapientemente da Four Tet, ha trovato egregiamente posto nel set propostoci, continuamente in bilico fra musica elettronica in senso classico e sonorità più sperimentali. Poco prima delle 21.30 Kieran saluta il pubblico con un cenno della mano e cede la consolle a Jamie xx : è ricambiato da un lungo applauso, tributatogli da una sala che non ha smesso di ballare un secondo (compresa la scrivente).
httpv://www.youtube.com/watch?v=Fpn61exAalY
Jamie xx, camicia bianca e ciuffo sulla fronte, ha intrapreso una brillante carriera solista in parallelo alla militanza nel gruppo The XX. In Colours è stato uno degli album più interessanti lo scorso anno e brani tratti da questo lavoro innovativo e sperimentale non sono mancati. Tuttavia, in questo inizio 2016 che ha visto la scomparsa di David Bowie, la grandissima commozione miscelata alla grande gioia di tutti i presenti è giunta non appena si sono udite le note di apertura dello splendido remix di Let’s Dance. Luci rosse, inizio quasi sincopato ed esplosione della musica in crescendo: Jamie sa miscelare tempi e suoni. Il suo remix di Let’s Dance è semplicemente straordinario. Allo stesso modo I Feel Love è un magnifico tributo alla famosa canzone di Donna Summer e non possono certo mancare You’ve Got The Love, dal repertorio di Florence and The Machine, già ripresa dagli XX, e NY Is Killing Me, di Gil Scott-Heron. Il pubblico, eterogeneo, di ogni età e multietnico, anche qui non smette un secondo di ballare. Ci sono altri omaggi alla musica dance anni 70 e 80, ma ci sono anche brani di Jamie come Far Nearer dall’EP omonimo del 2011, e da In Colour SeeSaw e Gosh. Il finale presenta i momenti più caldi in scaletta: I Know There’s Gonna Be (Good Times), Girl ma soprattutto la variamente remixata Loud Places, cantata da Romy degli XX.
httpv://www.youtube.com/watch?v=v3t9_N6aeIE
Siamo tutti dispiaciuti che la serata debba terminare, ma verso le 23.00 Jamie saluta e ringrazia il pubblico estasiato.