Sperimentale ma anche godibile e ricco di ospiti.
di Mariangela Macocco
Under The Sun è il nuovo lavoro di Mark Pritchard, musicista inglese da sempre attivo nell’ambiente dell’elettronica britannica. E’ un album estremamente interessante e innovativo per le sonorità ricchissime e variamente elaborate, nonché per le singolari e prestigiose collaborazioni che può vantare: da Thom Yorke in Beautiful People, a Bibio in Give It Your Choice, fino ad arrivare alla veterana folk Linda Perhacs in You Wash My Soul. Le sedici tracce che compongono l’album sono esemplificative di quello che è lo stile ricco, mai banale ed estremamente atmosferico di Mark Pritchard. Si inizia subito con ?, dalle sonorità ambient, a cui segue Give It Your Choice, in cui parte vocale e sintetizzatori si mescolano a creare un mosaico di grande impatto e bellezza. Lo stesso possiamo senza dubbio dire per il brano con Thom Yorke. La voce, eterea, è introdotta da un flauto struggente che si mescola a sonorità orientaleggianti, costruendo, in questo modo, un brano all’altezza dei migliori lavori a cui abbia lavorato l’eclettico frontman dei Radiohead.
httpv://www.youtube.com/watch?v=Z6rW2GpQLQE
Beautiful People
Fra i momenti più belli citiamo Cycles Of 9, per la semplicità della sua trama musicale, ma soprattutto Under The Sun, che dà il titolo all’album, costruito attorno al ritornello di Mother Goose, ninnananna del diciottesimo secolo cantata da Julie Andrews e che unisce sonorità a tratti barocche a moderne cadenze elettroniche. Ancora d ricordare sono Sad Alron, futuristica filastrocca elettronica suonata al pianoforte, e Where Do They Go, The Butteflies, intreccio di flauto e clarinetto a ricreare atmosfere medievali rivisitate in chiave elettronica. Nel complesso un lavoro di grande interesse, da ascoltare senza dubbio più di una volta e che accanto a pezzi decisamente sperimentali ci offre qui e là autentiche gemme.
httpv://www.youtube.com/watch?v=yam3CWqoZEc&list=RDZ6rW2GpQLQE&index=2
Sad Alron
7.4/10