Pop di classe per Grimes su Art Angels
Grimes è il nome scelto da Claire Boucher per calcare le scene musicali. A due anni di distanza dal bellissimo e celebrato Vision, album che, giustamente, l’ha resa nota al grande pubblico, l’eclettica e creativa musicista canadese torna ora alla ribalta con Art Angels. Pubblicato lo scorso 6 novembre, Art Angels è un album a cui Grimes ha lavorato con grande attenzione, curandone pressoché ogni aspetto: dalla composizione di musica e testi, alla produzione. 14 brani, 49 minuti: Art Angels è un album straordinariamente affascinante, una declinazione, traccia dopo traccia del concetto di pop, aggiornato al 2015.
Le canzoni di Art Angels
Si inizia subito, con la prima canzone, Laughing And Not Being Normal, che già da sola, seppure con i suoi 1.49 minuti scarsi, arriva al cuore con la sua purezza e bellezza. Sullo sfondo di una melodia incantata, come provenisse da una fiaba, la voce di Claire brilla come un diamante, lasciando presagire il tenore delle tracce che seguiranno: una continua variazione e rielaborazione intelligente e assieme ironica di sonorità dance, elettroniche e pop. Claire ci dona una visione globale del suo universo, variando continuamente la prospettiva.
Si passa così da Scream, cantata in mandarino dalla rapper taiwanese Aristophanes, a Kill V. Maim ispirata dal film il Padrino, scritta e interpreta da Grimes mettendosi nella prospettiva di un Al Pacino, stravagante e stralunato, trasformatosi in vampiro, a Artangels, canzone dedicata alla amata città di Montreal, fino ad arrivare alla magica e sognante Life In A Vivid Dream.
I testi di Grimes
Grimes nei suoi testi ci parla di sé, del proprio disincanto nei confronti del successo e, spesso, associa l’amore al pericolo della delusione e alla conseguente caduta ad esso legata. “Oh, I fear that no life will ever be like this again/ Cause your love kept me alive and it made me insane, oh, yeah/ There were moments when it seemed okay/ (But I go back alone)”, canta Grimes in Realiti, brano già pubblicato assieme ad un video nel marzo di quest’anno e inserito in una versione rimasterizzata in Art Angels. Ci si avventura senza alcun timore nei territori della discopop più mainstream (Butterfly per esempio è un sincero omaggio agli omonimi album e canzone di Mariah Carey) che tuttavia viene qui rielaborata con intelligenza e disincanto. Duplice è quindi l’approccio che si puὸ avere ascoltando Art Angels: si puὸ decidere di ascoltarlo scoprendone i lati e le sonorità più nuove, interessanti e sperimentali, o si puὸ semplicemente decidere di ballarci assieme. In ogni caso uno dei migliori lavori in questo 2015.
8,8/10