Milano, Teatro Dal Verme, 5 ottobre 2018.
C’era molta attesa per questa unica data dei Low a Milano: l’ultimo disco, Double Negative, aveva increspature rumoristiche che avevano sorpreso più di un loro estimatore. Il concerto al Teatro Dal Verme si è aperto proprio con Quorum, primo brano del nuovo disco, ed è stato subito chiaro che i Low sono sempre i Low. E dal vivo, in tre, senza tastiere, sono anche meglio che su disco (ho ascoltato la scaletta messa su Spotify da un fan: molto migliori le versioni live rispetto a quelle in studio!).
Nella loro ormai venticinquennale carriera i Low non hanno mai fatto un disco uguale al precedente, a volte virando sul pop, altre volte usando sonorità elettroniche, ma tutti uniti dalla loro unica vena artistica: un meraviglioso blend di slowcore, Velvet Underground, Joy Division, Cure, Sonic Youth, Neil Young, spiritual, gospel, folk americano, ambient… Una cosa unica, a se stante, nel panorama della musica “alternativa” (ma ha ancora significato questa etichetta?).
L’atmosfera unica dei Low in versione live
Sono bastati due brani per creare una atmosfera trascendentale e potente allo stesso tempo. In alcuni brani la implosiva chitarra e il cupo basso arrivavano a formare un apocalittico muro del suono che poi evaporava d’incanto lasciando il pubblico senza fiato, stremato. Celestiale la voce di Mimi Parker dal vivo, che si unisce a quella sofferta di Alan Sparhawk in bellissime armonie spesso ardite (a volte sembravano quattro voci, non due).
In quasi due ore i Low hanno proposto brani da tutta la loro vasta discografia, tutti interpretati con la stessa ispirazione e intensità: da Lazy (col suo incedere di basso quasi dub) allo spiritual dark Holy ghost, dall’inquietante pop “sonico” di Lies alla struggente Fly (in cui una dolorosa agonia diventa ascensione e luce), e poi Plastic Cup, On My Own, Murderer, Words, No Comprende… Alla fine non si capiva più se il pezzo che facevano era tratto dal primo disco o dall’ultimo.
Uno dei concerti più intensi e illuminanti della mia vita. Illuminante, sì, perchè i Low hanno questo potere: sanno far splendere il buio, e ti fanno vedere le stelle, anche se sei in una caverna, o nella nebbia.