Peppe Voltarelli attualizza, senza stravolgerla, la musica di Otello Profazio
di Fausto Meirana
La figura di Otello Profazio, personaggio imponente e sanguigno, e la sua relativa notorietà radio-televisiva a cavallo tra gli anni Sessanta e i Settanta, hanno forse fatto passare in secondo piano il grande lavoro di ricerca sul campo e le illustri collaborazioni che hanno scandito il suo percorso artistico, prima di tutte quella con il poeta siciliano Ignazio Buttitta. L’omaggio che Peppe Voltarelli gli dedica fa parte di un delizioso librino cartonato in formato CD che contiene, oltre ai testi delle canzoni e alle ampie note, le riproduzioni di alcune opere delle sorelle napoletane Anna e Rosaria Corcione, ispirate ad un altro gran calabrese, Mimmo Rotella, l’artista dello ‘strappo’. La confezione curata dall’editore Squi[libri] si merita un dieci e lode, ma non di meno si possono valutare le versioni di Voltarelli, che attualizza quanto basta il repertorio senza stravolgerlo, ben aiutato dagli arrangiamenti di un altro monumento nascosto del folk italiano, il siciliano Carlo Muratori, formando ancora un ponte tra le due regioni che la musica di Profazio, nonostante le critiche dei soliti puristi, ha nobilitato con la sua arte.
8,5/10
httpv://www.youtube.com/watch?v=TZB6nSfKMcU
Qua Si Campa D’Aria
Per chi fosse incuriosito, per la stessa editrice è uscito nel 2007 (e poi ristampato nel 2011) un bel libro, nella collana ‘a viva voce’ a cura di Massimo De Pascale, con due CD per due ore e mezzo di canzoni, materiali interessantissimi e una lunga e veemente intervista a Profazio.