
di Mauro Carosio
Pharrell Williams è, senza dubbio, il nuovo Re Mida della dance. Dopo aver fatto ballare l’intero pianeta con Lose Yourself To Dance, lo scorso anno, torna come solista con un nuovo disco, il secondo dopo il trascurabile In My Mind del 2006. G I R L ha tutte le carte in regola per lasciare un segno nel suo genere. L’ex N*E*R*D ha trovato la formula giusta per conquistare un pubblico mainstream con tutti gli ingredienti necessari per convincere. Anticipato dal singolo Happy, perfetto nella sua semplicità e ruffiano quanto basta, il resto di G I R L è un “inno alla gioia” universale in cui aleggiano i fantasmi di altri deus ex machina del pop come Michael Jackson o Quincy Jones. Dieci brani confezionati nel modo migliore, con arrangiamenti perfetti, melodie di facile presa e di ottimo livello, destinati a scalare le classifiche mondiali e a riempire le piste da ballo più popolari. Un’operazione furba, ma ben costruita. Pharrel Williams oltre a essere il produttore più influente del terzo millennio, qui ci mette la faccia, e i bermuda, in un’operazione di immagine degna di un grande esperto di marketing narciso e piacione. Happy a parte, i nuovi tormentoni non mancano. In arrivo il nuovo video sulle note dell’irresistibile brano di apertura dal titolo che si commenta da sé: Marilyn Monroe.
8/10
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Pharrell Wiilliams – Happy