Per Paolo Enrico Archetti Maestri degli Yo Yo Mundi arriva il primo album da solista: Amorabilia.
Dopo 35 anni di carriera come voce degli Yo Yo Mundi, festeggiati con concerti e una mostra dal titolo “Canzoni di fuga e speranza” (in cui si ripercorre la storia della band acquese), Paolo Enrico Archetti Maestri pubblica il suo primo album da solista. Amorabilia è un termine inventato dall’autore, nato dall’incontro tra le parole Amore e Memorabilia. Il disco si presenta con in copertina la foto in primo piano del musicista ragazzino, inducendo a pensare che probabilmente questo è un disco molto personale e intimo, dove prevalgono i toni acustici.
Gli episodi più ‘autoriali’ di Amorabilia
Spiccano tra tutti un quartetto di brani suonati in trio con Susanna Roncallo alla chitarra e Simona Colonna al violoncello: Baionetta una canzone intensa contro la guerra; Iaio e Fausto, un bellissimo ricordo, delicato e intenso, scritto per l’omonimo spettacolo teatrale che ricorda l’omicidio dei due militanti milanesi; Stelle nere, scritto per una band pugliese, dove le stelle costrette ad allontanarsi dal luogo dove fino a poco prima brillavano illuminando il mondo sono una magnifica e “illuminante” metafora dell’umanità costretta suo malgrado a emigrare; La canzone delle distanze, una ballata acustica con Simona Colonna al violoncello e alla voce e Susanna Roncallo alla chitarra, che chiude il disco con un lume di speranza (“ho sentito tutto non ho capito il senso / ho visto tutto non ho guardato niente / ho dimenticato tutto, ma mi ricordo di te”).
Predominano i suoni acustici anche in L’ennesima canzone sul tempo, una classica canzone d’autore, con Cecilia Lasagno ospite alla voce e all’arpa e il batterista prematuramente scomparso Alan Brunetta. Sono episodi in cui emerge la notevole capacità testuale di Archetti Maestri, evidenziata ancor più proprio dalla scelta dei suoni acustici. Ma sono molto convincenti anche i brani dove gli arrangiamenti d’archi sottolineano l’intensità delle parole del cantautore acquese, come nel lento Il cigno e la Rosa, una canzone apparentemente leggera ma dal significato profondo (“Questa vita piccola nel paradiso delle fatiche”) o nella bella L’amore trova sempre la sua strada, dove una melodia convincente che si apre con l’ingresso degli archi dipinge quasi un inno dedicato alla forza dell’amore, che alla fine supera tutte le barriere.
I momenti elettrici rimandano agli Yo Yo Mundi
Non mancano comunque i brani più elettrici dove emergono i suoni tipici degli Yo Yo Mundi, presenti al completo in Estate in piscina (altro titolo che arriva da un precedente spettacolo, Storie sul filo dell’acqua), o dall’aria più pop, come il ritmo allegro di I cani sognano di noi, che apre il disco (qui è presente la sezione ritmica degli YoYo). Di sogni si racconta anche in La bimba che sognava Maradona, ancora una melodia convincente, in cui agli archi si sostituisce la sezione fiati, con l’aiuto prezioso della chitarra di Paolo Bonfanti. In questa varietà di sonorità e ospiti, c’è spazio anche per la quasi filastrocca pop di Curcuma Zenzero, un insieme di colori e suoni etnici (ospiti Simone Lombardo alla cornamusa, Maurizio Camardi al duduk, Laura Merione al violino, Elisa Testa alle voci) per raccontare i sapori delle cucine etniche, che diventano etiche e solidali.
Amorabilia non è solo il disco solista di un cantautore che con la sua band ha scritto pagine importanti della musica italiana, ma è un progetto a suo modo coraggioso, che agli undici brani presenti aggiunge un libretto con undici composizioni poetiche, e si prende anche il lusso del mixaggio in Dolby Atmos (cosa non scontata nell’ambiente indie italiano), grazie alle mani del fidato da Dario Mecca Aleina.
Be the first to leave a review.