Ryley Walker

L’associazione Less Is More ospita Ryley Walker in concerto a Genova, 6 dicembre 2024.

L’arrivo di Ryley Walker a Genova è stato quasi una sorpresa, come un regalo di stagione…

Il chitarrista e cantautore americano, che risiede da qualche tempo a Roma, ha trovato (e voluto in prima persona) un concerto nella nostra città, grazie all’amicizia che lo lega a Davide Cedolin e Tommaso Rolando. I due musicisti genovesi, tramite l’associazione Less Is More, hanno dato forma all’evento (parola abusata che però definisce con esattezza l’importanza della serata).

Un set acustico

Un concerto intenso, raccolto ed estremamente centrato. Walker si è presentato con la sua chitarra acustica, provvista di qualche pedale (ma usato con misura) e l’entusiasmo di chi ha intrapreso una nuova avventura artistica e personale. Non si sa se la permanenza nella città eterna sarà di lungo respiro o no, tuttavia le esternazioni dal palco fanno pensare ad un innamoramento serio verso l’Italia e suoi  molti difetti…

Lo spazio un po’ angusto della location (uno studio condiviso allestito nei fondi di un palazzo) ha amplificato le buone vibrazioni provenienti dal palco verso il pubblico, alimentando una sorta di dialogo, in mezzo ai brani, tra il musicista e i convenuti. Oltre ad una selezione dal suo repertorio, Walker ha eseguito alcune cover, determinanti per definire il suo percorso artistico: Over The Hill, di John Martyn; If I Were A Carpenter, di Tim Hardin e Go Your Way, di Anne Briggs (probabilmente tramite la versione di Bert Jansch). Nel finale piccola jam session tra il contrabbasso di Rolando, la chitarra di Cedolin e l’illustre ospite, un solo lungo brano a descrivere una spirale sonora di pura improvvisazione.

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Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

Di Fausto Meirana

Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

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