Baustella

Un disco teatrale: Baustelle – Fantasma.

Stasera inizia la 63° edizione della più popolare kermesse della canzone italiana nazional-popolare. Quest’anno il festival di Sanremo si presenta come una vera e propria rivoluzione rispetto alle edizioni precedenti. Al posto dei soliti noti, tra i concorrenti troviamo nomi che mai più avremmo pensato di vedere sul palco dell’Ariston; basti citare, fra gli altri, Marta Sui Tubi e Almamegretta.
E allora perchè non i Baustelle vista la virata verso la canzone meno rock e più d’autore che è la caratteristica principale del loro ultimo album?
La Morte, il primo estratto del nuovo disco, è un brano che potrebbe tranquillamente partecipare al “nuovo” festival di Sanremo con ottime probabilità di vittoria. Un’aria raffinata, abboccata quanto basta, non banale e di sicura presa su un ampio pubblico.
Fantasma nel suo insieme è un disco teatrale, melodrammatico, a tratti sinfonico, concepito come una colonna sonora con tanto di titoli di testa e coda. Un disco da leggere più che da ascoltare, vista l’importanza assoluta che Bianconi e Co. hanno dato ai testi di ogni singolo pezzo; le canzoni appaiono “scuse” per raccontare qualcosa di più profondo: dall’olocausto a Pasolini passando attraverso complicate (a volte eccessive) elucubrazoni in bilico tra eros, thanatos, universi catastrofici e citazioni letterarie.
Il gruppo di Montepulciano quindi, dopo essersi imposto come una delle più interessanti realtà del pop-rock nostrano, ha deciso di spiazzare il suo pubblico lasciando aperta una voragine di critiche e un senso di spaesamento che pervade l’ascoltatore per tutta la durata del disco.

Un giudizio esaustivo, a fronte della nota storia dei Baustelle, appare impossibile nell’immediato. Capolavoro o noia mortale?

Senza dubbio è fuori discussione un valore artistico di ottimo livello per quanto riguarda la raffinata orchestrazione e gli arrangiamenti perfetti. Stiamo parlando di musicisti con un passato di tutto rispetto. Forse ci aspettavamo altro? O forse non abbiamo ancora digerito un nuovo corso?
Di fatto non ci resta che riascoltare, magari più volte, Fantasma e sperare che quell’emozione che al momento non è arrivata si manifesti all’improvviso convincendo coloro i quali stanno ancora guardando, perplessi, il volto “fantasmatico” della ragazza in copertina con troppi capelli…

6/10

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Ha suonato con band punk italiane ma il suo cuore batte per il pop, l’elettronica, la dance. Idolo dichiarato: David Byrne. Fra le nuove leve vince St. Vincent.

Di Mauro Carosio

Ha suonato con band punk italiane ma il suo cuore batte per il pop, l’elettronica, la dance. Idolo dichiarato: David Byrne. Fra le nuove leve vince St. Vincent.

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