Inglesi dal nome poco simpatico (è un parassita intestinale) e con una copertina anche meno invitante, gli Hookworms sono invece una band interessante e, al di là del genere noise al quale sono stati avvicinati, anche più che ascoltabile. E’ certamente noise l’attacco fornito da The Impasse, con la voce urlata, mentre il prosieguo senza soluzione di continuità di On Leaving mette in evidenza belle tastiere psichedeliche che a tratti ricordano gli splendidi Died Pretty.
Nel complesso le nove tracce giocano proprio fra questi due poli con risultati di buon livello che anzi, per gli amanti del genere, potrebbero catapultare gli Hookworms ai vertici delle preferenze. Per chi scrive manca forse qualche brano che trascini il disco verso l’eccellenza, ma altri potrebbero amarne la compattezza. Visto che già il precedente Pearl Mystic univa sapientemente generi differenti, The Hum suona come una bella conferma di una realtà musicale giovane ma già matura.
7.4/10