La lunghissima carriera dei Damned.

Evil Spirits: a dieci anni dall’ultimo So, Who’s Paranoid? A quasi quaranta dall’esordio Damned Damned Damned e da un punk sgangherato e divertente come pochi. Duro contare tutti questi anni e impossibile dire che non si sentono. Però i Damned sono sempre simpatico, e con Evil Spirits dimostrano di avere ancora qualcosa da dire.
La formazione dei Damned
È da un po’ che sono tornati insieme a suonare insieme: Dave Vanian e Captain Sensible, ovviamente, da sempre nucleo della band. Che sono qui accompagnati da tre dei compagni, se non della primissima ora, comunque di lunghi periodi successivi: Monty Oxy Moron, Paul Gray, Pinch. I cinque si ripartiscono il compito di comporre le dieci canzoni di Evil Spirits.
Le canzoni di Evil Spirits
Sono dieci composizioni che uniscono garage a classic rock (Captain Sensible ci dà di à solo, qui e lì), con una buona vena melodica, peraltro già presente in So, Who’s Paranoid? Insomma, i Damned non hanno dimenticato come si scrivono canzoni brevi e incisive. Shadow Evocation, scritta da Vanian/Oxymoron, è tra le migliori. Carina anche Dirty Liar, che vede insieme il duo Vanian/Sensible.
I Damned assistiti dalla produzione di Tony Visconti
Il suono è arricchito da cori, da un organo piuttosto presente, persino da fiati. Sorpresa anche alla produzione, affidata a Tony Visconti. Che conferisce all’insieme un bel suono a tutto tondo lontano dal punk e dal goth ormai ricordi lontani, ed è bene così, per la nostalgia ci sono i vecchi dischi. Chiaro che Evil Spirits non rimetterà i Damned al centro della scena musicale odierna. Però è un buon disco, con alcune canzoni che i cinque potranno suonare dal vivo insieme ai loro cavalli di battaglia, senza sfigurare. Nemmeno loro, nel 1977, avrebbero scommesso di poter durare tanto.
Be the first to leave a review.