Franz Ferdinand - The Human FearDomino

The Human Fear: il ritorno dei Franz Ferdinand spudoratamente vintage, sfacciatamente irresistibili!

“Pop boomers di tutto il mondo unitevi! È arrivato un album che fa per noi.” D’altronde come dovrebbero presentarsi i Franz Ferdinand nel 2025 dopo vent’anni di carriera, sei dischi di successo (sette se aggiungiamo FFS con gli Sparks), una raccolta uscita nel 2022 e un considerevole malloppo di riconoscimenti e premi arrivati da tutto il mondo?

Alex Kapranos e compagni sono sulle scene dal 2002, nascono insieme ad altri che si sono perduti nel corso del tempo, e portano avanti un genere “brit-indie-pop-rock” in grado di piacere ad una grande fetta di pubblico.  Il sound è ormai riconoscibile, scanzonato, a tratti retrò, raramente introspettivo, dance quando serve e glam quanto basta. Questi sono, e restano, i Franz Ferdinand. E che piacere ritrovarli con la stessa energia che ci riporta agli anni zero, come se le paure  (la “human fear” del titolo è solo un “bon mot”) degli ultimi vent’anni non ci avessero segnato. Un’eventuale perdita di freschezza viene ampiamente ricompensata da una creatività più adulta e oggi i ragazzi di Glasgow, ormai cinquantenni, possono davvero permettersi di proporre ciò che vogliono. Il marchio di fabbrica non viene danneggiato.

The Human Fear e i Franz Ferdinand 2025

Trentacinque minuti di puro divertimento e undici nuove canzoni per una band intenzionata a procedere lungo un percorso ormai privo di ostacoli scegliendo la via più comoda. Che è anche una gran bella via, comunque. E se i due singoli, Audacious e Night Or Day, non rappresentano i momenti migliori del programma, le piacevoli sorprese non mancano: Everydaydreamer si insinua martellando “alla maniera di Tonight” e The Doctor è una sventagliata synth-pop che sembra rievocare la collaborazione con gli Sparks in quel gioiello intitolato FFS (2015).

Procedendo nella scaletta ci si sofferma volentieri su Hooked e Built It Up in perfetto stile FF per arrivare al momento più interessante dell’intero lavoro: Tell Me I Should Stay. Un’intuizione quasi off topic per un brano che si snoda tra sognanti atmosfere orchestrali per poi passare a un clima più intimistico e risolversi in una ballata pop psichedelica stile anni ‘70. Carina l’idea di inoltrarsi per la prima volta nelle origini greche di Kapranos in Black Eyelashes e buono il finale quasi beatlesiano [peccato non sia byrdsiano… ndr] di The Birds. Se siete fan dei FF delle origini The Human Fear non vi deluderà!

Franz Ferdinand – The Human Fear
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Ha suonato con band punk italiane ma il suo cuore batte per il pop, l’elettronica, la dance. Idolo dichiarato: David Byrne. Fra le nuove leve vince St. Vincent.

Di Mauro Carosio

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