Sunflower Bean – Twentytwo In Blue recensioneLucky Number Music – 2018

Twentytwo In Blue: il secondo difficile album dei Sunflower Bean.

Due anni dopo l’esordio Human Ceremony, ecco di ritorno i pur sempre giovanissimi Sunflower Bean. Twentytwo In Blue (Lucky Number Music) si riferisce infatti all’età dei tre. Il disco precedente, denso di belle canzoni di psichedelia pop, aveva sorpreso non per la novità, ma perché i ragazzi sembravano veramente in grado di comporre con riff e hooks come si deve, pescando un po’ ovunque fra anni sessanta, settanta e ottanta. Come dare un seguito a un bell’esordio? Non è un compito facile. I tre si sono rivolti a due produttori nuovi, Jacob Portrait (bassista degli Unknown Mortal Orchestra) e Matthew Molnar (ex Friends) e hanno ripulito parecchio il loro suono.

I Sunflower Bean scelgono un nuovo suono

Twentytwo In Blue suona quindi in modo piuttosto differente dal precedente. Le undici composizioni abbracciano un pop-rock molto americano che a tratti guarda al glam più leggero degli anni ’70. Suzie Quatro in confronto suonava hard-rock, tanto per intenderci. Inoltre, della psichedelia dell’esordio non resta quasi niente. Insomma, una collezione di canzoni lievi, gradevoli, senza particolari variazioni. Si fa fatica a pensare che molte contengano messaggi politici sullo stato dell’America di Trump. Peraltro, abbastanza generici e non troppo a fuoco anch’essi.

Le voci e le composizioni dei Sunflower Bean

La voce di Julia Cumming è piacevole e l’alternanza sporadica con Nick Kivlen crea variazioni simpatiche. Qui e lì qualche brano si risolleva rispetto alla media.

 

Twentytwo e I Was A Fool su tutte, ma in generale il livello compositivo non è male. Come si sarà capito, però, ai Sunflower Bean di Twentytwo In Blue è venuta meno la capacità di graffiare. Alcuni sembrano preferire questa dimensione apparentemente più matura del trio. Però a chi scrive questo pare un passo indietro notevole rispetto al discontinuo ma affascinante esordio. Vedremo in futuro cosa ci riserveranno i Sunflower Bean. A 22 anni si possono permettere ancora molte mosse.

Sunflower Bean – Twentytwo In Blue
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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

Di Marina Montesano

Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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