Wet Leg: non chiamatele Riot Grrrl!
Il primo album del duo proveniente dall’isola di Wight ha convinto tutti. Primo posto nelle chart d’oltremanica e ottime recensioni all’unisono. Rhian Teasdale e Hester Chambers, aka Wet Leg, debuttano quindi col vento in poppa dopo una serie di singoli (sei per l’esattezza) usciti negli ultimi due anni. Qualcuno parla di impertinenza o di anticonformismo come se le Wet Leg fossero le riot grrrl 2.0. In realtà, scorrendo le dodici tracce dell’album omonimo (Domino) non c’è nessuna caratteristica che possa connotare le nuove arrivate come ragazzacce pop/rock. Ovviamente col termine ragazzacce si intende ragazze spregiudicate, con un forte temperamento, autonome e audaci, preferibili alle “ragazzine”… (stesso discorso vale per donnacce e donnine, ma qui ci fermiamo). Qui si parla di vita quotidiana, di noia, di innamoramenti e, al limite, di furti al supermercato. Ma questo non significa che Wet Leg sia un brutto disco, anzi!
“Canzoni allegre per persone tristi” (cit.)
Loro stesse le hanno definite così. Il successo, veramente notevole, di Wet Leg sta nell’aver azzeccato la formula giusta per regalare un po’ di allegria in tempi che proprio allegri non sono. Grazie a un buon mix di brit-pop, post-punk e all’immancabile “indie” (ormai si è perso il significato del genere, ma in certi casi sta bene scriverlo), le ragazze servono su un piatto d’argento una carrellata di canzoni per l’estate decisamente degne di nota. Se l’innovatività non è certo la caratteristica principale del prodotto, la freschezza e l’effetto sorpresa non mancano.
Non solo Chaise Longue
Per molti le Wet Leg sono quelle di Chaise Longue, il singolo uscito nel 2021.
Proseguendo sull’onda del successo dell’esordio la giovane band ha pensato bene di sfruttare l’idea proponendo una serie di canzoni divertenti e immediate utilizzando sonorità tipiche dei synth, come suonavano negli anni ’90, e ritornelli orecchiabili senza essere scontati. Cambi di tonalità, alternanza di spoken word e cantato esplodono in refrain a tratti irresistibili. I singoli, come spesso accade, sono i momenti migliori del disco, ma tra i brani nuovi di zecca Being In Love e Convincing sono perle di speranza per il futuro di un paio di “brave ragazze” che senza essere “riot” potrebbero stupirci.
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