Recensione: I Like Trains – Kompromat
I Like Trains prima dell’oscuro Kompromat. Kompromat, sinistro acronimo dei tempi del KGB, sta per ‘materiale compromettente’, ed è il titolo ma ancor più la cifra dominante di un disco…
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Working Men’s Club: un esordio convenzionale ma dirompente. Il debutto dei Working Men’s Club non rappresenta certo un’innovazione che irrompe sulla scena musicale d’oltremanica. L’idea parte dalla mente di un…
Ritorno a sorpresa per la storica band A Certain Ratio: Loco è il loro nuovo album. Quella faccia tosta di Tony Wilson (ce ne fossero ancora in giro), per chi…
La raggiunta maturità dei Psychic Markers. Con Scrapbook no. 1 (2014) e Hardly Strangers (2018) i londinesi Psychic Markers avevano già esibito credibili biglietti da visita con il loro indie-pop…
Ancora un disco nu-post-punk: ne varrà la pena? Ammetto che ogni volta che la Redazione mi chiede di recensire qualcosa che esca dalla mia comfort zone aurale, specie se si…
The Chemical Brothers: come restare in vetta tra modernità e tradizione. No Geography: i confini si espandono, la mappa non è più il territorio e nell’era della post-globalizzazione nascono nuove…
Tracey Thorn e il suo disco “femminista”. Tracey Thorn è come quegli amici lontani che senti raramente, ma con grande piacere. E che ti fanno un riassunto di quello che,…
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