ROBERT FORSTER by Alberto Valgimigl

@Alberto Valgimigli

In When I Was A Young Man Robert Forster ripensa ai suoi 21 anni di giovane artista

A chiudere The Candle and the Flame, ottavo album del musicista australiano Robert Forster, troviamo il brano When I Was A Young Man. Registrato tra le mura di casa, The Candle And The Flame è un vero affare di famiglia. La canzone è inevitabilmente ma volontariamente influenzata dalla dolorosa situazione familiare che si trovano ad affrontare Robert e sua moglie Karin Bäumler. La sola possibilità (pare comunque un’opzione scartata) d’incontrare la Signora con la Falce non può non scatenare pulsioni e riflessioni in ogni essere umano. Trattandosi in questo caso di un essere umano che fa il musicista verrà naturale sublimare questo non avvenuto incontro riversando tutto nella scrittura e nella messa in musica.

In When I Was A Young Man Robert fa un salto dentro sé stesso per quattro minuti e cinquanta secondi ripercorrendo la storia del ventunenne che fu, tornando nei luoghi e nelle emozioni che lo avvolgevano negli anni della formazione, fuori e dentro le mura di casa. Fratelli Maggiori di una prima fase (David “Bowie” e Lou “Reed”) e Fratelli Maggiori di un periodo appena successivo (David “Byrne” e Tom “Verlaine”). E il tempo che corre, corre forte quasi come un giovane uomo, quasi.

I “fratelli maggiori” di Robert Forster

In un post condiviso dal Guardian, all’interno di una serie dedicata agli artisti australiani, l’ex Go-Between Robert Forster non ha dubbi: Venus, traccia numero due contenuta in Marquee Moon dei Television, è ciò che più si avvicina alla perfezione in ambito songwriting. E poi c’è l’eclettico David Byrne che tutto ha saputo fare della e nella vita: musicistacantautore, produttore discografico statunitense, fondatore e animatore dei Talking Heads e molto altro. Il tour del nuovo album non passerà dall’Italia (ma va?) ma Forster nel frattempo è impegnato nella stesura di un romanzo (dopo il bel saggio Grant & Io) e sta curando l’uscita del terzo volume dei The Go-Betweens Boxset. Insomma, a Robert la musica non basta e non se ne vergogna; si è scelto degli ottimi Fratelli Maggiori che hanno saputo indicargli una possibile strada verso la libertà nel guardaroba e non solo.

 

Quando ero un giovane ventunenne
Ho scritto canzoni che non venivano cantate
Non acclamate e non compiute
Quando ero giovane

Vivevo in una casa in fondo a un vicolo
Era così bello lì che quei tempi erano pazzeschi
Ho scritto altre canzoni e ho anche ascoltato la pioggia
In quella casa in fondo al vicolo

Quando ero un giovane uomo non lo sapevo
La gente mi diceva: “Vai, campione, vai”.
Ecco cosa mi dicevano: “Vai, vai, vai”.
Quando ero giovane

Avevo alcuni fratelli maggiori
Uno si chiamava David e l’altro era Lou
Mi hanno mostrato cosa potevo fare
David e Lou

Sì, sì, sì, sì, sì, ah, sì

Cresciuto da mamma cresciuto da papà
Cresciuto da mio fratello nell’armonia che avevamo
Non mi sono mai sentito solo e non sono mai stato triste
Non mi sono mai sentito solo

Ho lasciato casa a ventuno anni
Non sono andato lontano ho seguito il sole
Rendendolo più luminoso per tutti
Ho lasciato casa a ventuno anni

Una ragazza perspicace di ventuno anni
Ho cercato in alto e in basso, ma non ho trovato nulla
Quanto può correre veloce un giovane uomo
Lasciate che vi dica che non ce n’erano

Arrivarono altri fratelli maggiori
C’era un nuovo David e c’era Tom
Mi hanno stregato con il guardaroba e con le canzoni
Quando ero un giovane uomo
Quando ero giovane
Quando ero giovane

Sì, sì, sì, sì, ah, sì

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Autrice di testi teatrali, aiuto regia, organizzatrice eventi, ideatrice e curatrice del progetto PalinSesto, spazio culturale in provincia di Firenze. Cresciuta a concerti, marmellata e cantautorato italiani anni ’60 ’70, rimane folgorata, nei corridoi della scuola superiore, dalla musica rock in cuffia e dall’arte pittorica del ‘900 creando, involontariamente, un mix di gusti personali all’apparenza bipolare se non tripolare. Curiosa per natura, frequentatrice assidua di mostre, concerti, cinema e teatro, si riposa leggendo.

Di Giulia Rosini

Autrice di testi teatrali, aiuto regia, organizzatrice eventi, ideatrice e curatrice del progetto PalinSesto, spazio culturale in provincia di Firenze. Cresciuta a concerti, marmellata e cantautorato italiani anni ’60 ’70, rimane folgorata, nei corridoi della scuola superiore, dalla musica rock in cuffia e dall’arte pittorica del ‘900 creando, involontariamente, un mix di gusti personali all’apparenza bipolare se non tripolare. Curiosa per natura, frequentatrice assidua di mostre, concerti, cinema e teatro, si riposa leggendo.

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